Locus Terribilis

[ITA] Per un certo tempo “ospedali” ha significato luoghi d’ospitalità, asilo provvidenziale ma anche, da un certo periodo in poi, recinto in cui si viene rinchiusi perché elemento di disturbo, scandalo ed anche contagio nella sua eccezzione più ampia, per la società circostante>>. L'installazione si compone di due 'luoghi', due spazi deputati che coinvologono il pubblico in maniera differente. Nel primo si effettua una ricognizione storica e documentata di ciò che sono stati gli ex-istituti psichiatrici in Italia, focalizzando per questa prima esposizione l'attenzione nel sud Italia. Si parte da un quaderno d'artista con in copertina un dettaglio dell'opera “Estrazione della pietra della follia” di H.Bosch del 1494 per arrivare ad una serie di fogli con un estratto della “Storia della follia” di M. Foucault posti al di sotto di una pietra ricoperta parzialmente di foglia d'oro. Il pubblico può, a sua scelta, estrarre questi fogli instaurando concettualmente un gioco che rimanda all'opera di Bosch. Nel secondo spazio, dedicato alla video-installazione, si arriva a “mostrare” attraverso le immagini d'archivio i disturbi e le conseguenze create dall'elettroshock. Attraverso anche una serie di interviste audio dove tre persone raccontano la loro terribile esperienza. Un altro contributo video invece è legato ad uno degli ex-manicomi italiani e precisamente quello di Reggio Calabria dove si assiste per quasi un'ora di riprese alle scarse condizioni igieniche e di salute dei pazienti. Questi sono i 'Locus Terribilis'. Quei luoghi dove molte persone hanno sofferto.

Locus Terribilis
enviromental installation

concept / movimentomilc
dimensions / various
technique / stone with gold foil, notebook, video A in loop 51'23", video B in loop 3'16", video C in loop 4'05"
sound / none
year / 2016

exhibitions /
Palazzo Arnone Galleria Nazionale, 2016, Cosenza

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